Vivere Val Vibrata

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Civitella del Tronto è un gioiello storico e culturale immerso nella bellezza naturale delle montagne abruzzesi. Una visita a questa città vi porterà in un viaggio nel tempo attraverso la sua affascinante storia e le sue meraviglie architettoniche.

Civitella del Tronto, situata nella suggestiva Val Vibrata, è un comune ricco di storia e bellezza naturale. Con una superficie di 77,74 km², è il comune più esteso della Val Vibrata, circondato da montagne maestose e confinante con altre città abruzzesi e marchigiane.

Un Paesaggio di Confine

A ovest, la Montagna dei Fiori, parte dei Monti della Laga e del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, segna il confine con Valle Castellana. A nord, Civitella confina con Sant’Egidio alla Vibrata e con i comuni marchigiani di Folignano e Ascoli Piceno. Ad est, il terreno scende gradualmente verso la bassa Valle del Salinello fino al confine con Sant’Omero, mentre a sud confina con Campli, con la maestosa Maiella e la catena del Gran Sasso d’Italia ben visibili.

La Storia Millenaria di Civitella del Tronto

Civitella del Tronto ha una storia millenaria che affonda le radici nei secoli IX-X, quando fu fondata come città fortificata per difendersi dalle incursioni ungare e saracene. Nel XIII secolo, appartenente al Regno di Napoli, fu circondata da mura per la sua posizione strategica di confine con lo Stato della Chiesa.

Dagli Angioini ai Borboni

Nel corso dei secoli, Civitella passò dagli Angioini agli Aragonesi nel 1442. Nel 1450, Alfonso d’Aragona trasformò il castello civitellese in una piazza forte. Nel 1495, i civitellesi subirono saccheggi e danni alle torri del castello a causa degli abusi del Castellano. Nel 1557, la città fu assediata dalle truppe francesi e la sua eroica resistenza le valse la riduzione degli oneri fiscali per quarant’anni.

Il Risorgimento e l’Ultima Rocciaforte Borbonica

Civitella del Tronto è famosa per la sua resistenza durante il Risorgimento italiano. Nel 1860, l’esercito di Vittorio Emanuele II assediò la città, e i soldati borbonici resistettero per ben duecento giorni, arrendendosi solo tre giorni dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia. Questo atto la rende l’ultima roccaforte borbonica a cedere all’unità nazionale.

Architetture Religiose e Spiritualità

La città è anche ricca di architetture religiose, tra cui il Santuario di Santa Maria dei Lumi e la Chiesa di San Lorenzo. Il Santuario, dedicato alla Madonna dei Lumi, sorge al di fuori delle mura cittadine ed è un luogo di misticismo e spiritualità. La Chiesa di San Lorenzo, originariamente situata al di fuori delle mura, fu trasformata in bastione difensivo durante l’assedio del 1557 e successivamente ricostruita.

Una Città di Fortezze e Porte Antiche

Civitella del Tronto è nota anche per le sue antiche porte e fortificazioni. Porta Napoli è l’unica porta urbana conservata, risalente al Duecento, con uno stemma cittadino che raffigura le cinque torri merlate. Le strade strette e ripide del centro storico, come La Ruetta, erano progettate per la difesa contro gli assalitori.

La Maestosa Fortezza di Civitella del Tronto

La Fortezza di Civitella del Tronto è una delle più grandi opere di ingegneria militare d’Europa. Costruita per ordine di Filippo II d’Asburgo dopo l’eroica resistenza contro i francesi, la Fortezza oggi è visitabile e offre uno spettacolare panorama sulla regione circostante. All’interno, si trova il Museo delle Armi con una collezione di armi e mappe antiche.

Grotte e Cucina Tradizionale

La Montagna dei Fiori è famosa anche per le sue grotte, tra cui la Grotta di Sant’Angelo e la Grotta di Salomone, che conservano tracce della presenza umana dal neolitico in poi. La cucina di Civitella del Tronto offre prelibatezze come i maccheroni con le ceppe, il filetto alla borbonica e il formaggio pecorino delle Montagna dei Fiori.